Nessuno se lo aspettava, ma Anna Kalinskaya ha mandato in tilt il mondo del tennis (e del gossip) con l’uscita improvvisa del suo libro autobiografico, intitolato “Tra le righe”.
Pubblicato senza preavviso dalle Edizioni Match Point, il memoir ha rapidamente scalato le classifiche di vendita in Europa e ha acceso l’interesse dei fan per un motivo molto preciso: tra le pagine, secondo molti, si cela un riferimento continuo e velato alla sua passata relazione con Jannik Sinner.
Sebbene il nome di Sinner non venga mai menzionato direttamente, gli indizi disseminati nel testo hanno scatenato il web. Passaggi che parlano di “un tennista silenzioso dagli occhi chiari” o di “una storia che si è consumata tra tornei, voli notturni e silenzi difficili da interpretare” hanno fatto esplodere i social. L’hashtag #SinnerKalinskayaMemoir è balzato in tendenza su X (ex Twitter) nel giro di poche ore.
Alcuni estratti sono stati interpretati dai lettori come racconti romanzati ma realistici di momenti vissuti durante la loro relazione, tenuta perlopiù lontana dai riflettori.
In un passaggio, Kalinskaya scrive: “A volte l’amore non finisce, semplicemente smette di parlare la stessa lingua.” In un altro, si legge: “Ci sono vittorie che fanno male più delle sconfitte, specialmente quando non hai nessuno a cui dedicarle.”
Secondo alcune fonti vicine all’ambiente del tennis, il memoir sarebbe stato scritto durante i mesi successivi alla loro rottura, un periodo in cui la tennista russa si era mostrata più riservata del solito.
Sinner, dal canto suo, non ha ancora rilasciato alcun commento ufficiale. Interpellato da giornalisti dopo il suo ultimo match a Bastad, si è limitato a sorridere e a dire: “Non ho ancora letto nulla.”
I fan, invece, leggono ogni pagina con la lente dell’ex-coppia, alla ricerca di conferme, dettagli nascosti o semplici frasi da condividere su Instagram.
Una cosa è certa: il libro di Anna Kalinskaya non è solo una raccolta di memorie sportive, ma un viaggio emotivo che – per molti – racconta una storia d’amore interrotta ma mai dimenticata.