Anna Kalinskaya si è ritirata ieri dal Merida Open Akron, dove era entrata tardi con una wildcard dopo che la difesa dei punti della finale al Dubai Duty Free Tennis Championships era fallita precocemente. Ma questo continua un tema di problemi per la russa.
Kalinskaya ha sofferto a lungo di infortuni e malattie, ma raggiungendo i quarti di finale dell’Australian Open e numerose finali nel 2024, si è avvicinata alla top 15 ed è diventata un punto focale, anche grazie alla sua relazione con il numero 1 del mondo, Jannik Sinner.
Ma Sinner, che attualmente non è in tour a causa di una sospensione per l’uso di Clostebol, non tornerà prima di Roma e probabilmente sarà raggiunto dalla sua ragazza a bordo campo, ma nel suo caso, fino a Indian Wells e Miami, due tornei a cui Sinner non potrà partecipare.
La sua stagione nel complesso non è stata positiva e è iniziata con una sconfitta al primo turno, sebbene contro una delle stelle finora del 2025, Ashlyn Krueger. La 20enne è arrivata in finale ad Abu Dhabi e l’americana ha perso poi negli ottavi di finale.
Ma è stata la malattia il vero problema da lì in poi e continua ad esserlo, in un mistero simile a quello di Elena Rybakina riguardo al diventare improvvisamente malata invece che essere continuamente infortunata. Si è ritirata all’Adelaide International contro Belinda Bencic, non ha partecipato affatto agli Australian Open a causa della malattia.
Ancora, si è ritirata nelle semifinali nella sua miglior corsa della stagione finora al Singapore Tennis Open, un torneo che, visto il livello del campo, sarebbe stato considerato un’opportunità mancata. Ha perso contro Cristina Bucsa ed Elina Svitolina a Doha e Dubai e ora è fuori anche dal Merida Open Akron.
Passando dall’undicesima posizione nella sua carriera lo scorso anno, continua a scivolare nella classifica fino alla 33ª posizione e, dopo aver trascorso la maggior parte della sua carriera senza riuscire a esprimere il suo potenziale a causa di infortuni, sembra che ora la sua problematica sia la malattia, e la difficoltà di riuscire a recuperare adeguatamente per giocare settimana dopo settimana.
Si trova in un gruppo di giocatrici che continuano a scivolare, tra cui Maria Sakkari, Jelena Ostapenko, Ons Jabeur, Anastasia Potapova e Victoria Azarenka, tutte giocatrici top 15 negli ultimi anni. Ma tutte sembrano lottare per ritrovare il loro gioco, mentre un gruppo di inseguitrici, come Krueger e anche Rebecca Sramkova, continua a raggiungere nuovi picchi nella loro carriera e a prendersi il loro posto.
Prima di Indian Wells e Miami, Kalinskaya dovrà trovare delle risposte e un altro ritiro non aiuta a trovarle.